Lipofilling

Il lipofilling è un autotrapianto di tessuto grassoso che iniettato nel viso permette la correzione di problemi di forma, estetica e funzionali. Rientra nella nuova chirurgia rigenerativa.

Il lipofilling consiste nell’utilizzo del proprio grasso, opportunamente trattato, per modificare o riempire aree del volto dove si sia riassorbito o è poco rappresentato per vari motivi. È una procedura diventata di routine in Chirurgia Maxillo Facciale, Plastica e Ricostruttiva.

Il lipofilling permette la correzione e la modifica di diversi problemi di forma, sia per motivi estetici che funzionali, producendo come risultato un miglioramento del volumi e dei tessuti, anche grazie alla staminalità presente nel tessuto grassoso iniettato, e quindi rigenerazione dei tessuti.

Alcune indicazioni al lipofilling

Il lipofilling può essere usato con successo in esiti di trauma, deformità di vario tipo congenite o acquisite, motivazioni estetiche, esiti cicatriziali, deformità della cute, asimmetrie di varia natura (primarie o a seguito di diversi interventi)dopo chirurgia per malocclusione per modellamento parti molli, scultura del volto.

Un’altra indicazione al lipofilling è la correzione e il trattamento di certe forme di lipodistrofia, un gruppo di malattie metaboliche rare con anomalie di distribuzione del tessuto grassoso, con perdita generalizzata o parziale del grasso corporeo con possibili alterazioni del metabolismo.

La lipodistrofia del volto può essere trattata con il lipofilling con particolari attenzioni durante tutta la procedura e nei controlli a lungo termine in quanto in questi casi il riassorbimento può essere maggiore e gli interventi ripetuti.

In cosa consiste l’intervento di lipofilling?

Il tessuto adiposo (grasso) viene generalmente aspirato dalle aree in cui è in eccesso mediante piccole cannule e reinserito dopo alcuni minuti nell’area da trattare con altre cannule o microcannule, avendo particolare attenzione a distribuire il grasso mettendolo a diretto contatto con altri tessuti profondi  ben vascolarizzati dai quali trarrà nutrimento o creando  nuove connessioni vascolari che danno poi l’attecchimento.

Dopo il prelievo, la centrifugazione  del grasso permette di eliminare le sostanze non utili, mantenendo il tessuto grassoso con le cellule staminali (il processo mantiene la staminalità).

Lipofilling temporale. Deformità delle zone temporali per patologia congenita. Prima e dopo.

L’innesto è il trasferimento di uno o più tessuti senza che ne venga mantenuta la continuità vascolare con la loro sede di origine, è un innesto libero.

Nel caso del lipofilling il tessuto adiposo (grasso) viene aspirato dalla regione addominale o fianchi, glutei e cosce, tramite cannule collegate a siringhe, viene rielaborato con centrifughe che separano il grasso da olio e residui di sangue, e poi trasferito in varie aree facciali o craniofacciali.

La tecnica del lipofilling

Il lipofilling, ideato dal Dott. Sydney Coleman di New York, rappresenta una  tecnica evoluta  nella quale le principali cause di insuccesso di altre tecniche simili sono state analizzate ed eliminate, dando alla procedura un nuovo orientamento.

Il lipofilling prevede che il prelievo del tessuto adiposo venga eseguito con siringhe molto piccole  aspirando a bassa pressione, e che il prodotto dell’aspirazione venga poi centrifugato per separare le cellule adipose vitali da quelle danneggiate e dai loro sottoprodotti. In questo modo il lipofilling permette che si infiltrino esclusivamente cellule adipose integre, in grado di attecchire e proliferare nella loro nuova sede.

Lipofilling - Siringhe di grasso
Siringhe di grasso dopo centrifugazione, pronte per le iniezioni nel volto

Un altro aspetto importante è relativo alla necessità di posizionare tutte le cellule infiltrate a diretto contatto con tessuti ben vascolarizzati.

La lipostruttura richiede che l’infiltrazione del grasso sia eseguita in molteplici piccolissimi canali, in ciascuno dei quali un ago deposita soltanto una minima quantità (meno di 1 ml.) di tessuto adiposo.

La rete dei canali nei quali si infiltra il grasso crea una “struttura” disposta su vari strati che ha appunto dato il nome alla nuova procedura. Utilizzando al meglio gli accorgimenti proposti si è ormai in grado di usare il grasso corporeo come filler-riempimento  permanente per la correzione di numerosi difetti non solo a scopo estetico.

Il lipofilling è anche utilizzato per correggere difetti esito di trauma, deformità congenite, o ricostruzioni post oncologiche, a completamento della chirurgia ortognatica, e procedure che richiedono non soltanto un corretto riposizionamento delle strutture ossee, ma anche un armonica ridistribuzione dei tessuti molli del volto.

È preferibile eseguire l’intervento in anestesia generale con ricovero di 1 o 2 giorni in base al tipo di programmazione dell’intervento. Interventi di lipofilling limitati, possono anche essere eseguiti in anestesia locale con assistenza anestesiologica e in regime di Day Hospital.

Il lipofilling nella chirurgia ricostruttiva e nella terapia rigenerativa

Lipofilling - cellula grassosa al microscopio elettronico
Cellula grassosa vista alla microscopia elettronica

La lipostruttura del volto (o lipofilling) consiste nel prelievo di grasso dal paziente stesso e iniezione dello stesso tessuto purificato dopo adeguata centrifugazione.

È stata introdotta principalmente come tecnica di chirurgia estetica. In seguito le evoluzioni hanno applicato la tecnica in varie situazioni ricostruttive in cui è necessario un rifinimento e riempimento delle parti molli:

  • post trauma;
  • malformazioni congenite e acquisite;
  • chirurgia orbitaria e peri-orbitaria;
  • deformità post rimozione di forme tumorali di vario tipo;
  • post irradiazione dei tessuti molli;
  • correzione di cicatrici di varia origine;
  • chirurgia di ringiovanimento.

Recenti studi e ricerche dimostrano che in alcune parti del tessuto adiposo centrifugato e iniettato esistono componenti di staminalità, per cui oggi si parla anche di chirurgia o medicina rigenerativa.

Il lipofilling richiede una adeguata programmazione preoperatoria sul paziente e su schemi del volto, che riportino le caratteristiche della situazione dove eseguire la lipostruttura. Il lipofilling è quindi una metodica ricostruttiva che prevede l’uso del tessuto adiposo prelevato dal paziente stesso e iniettato nell’area maxillo facciale per diverse motivazioni: in chirurgia estetica e ricostruttiva in  esito di traumi, deformità congenite, in tutto l’ambito della chirurgia ricostruttiva.

È una metodica ormai confermata da anni nell’età adulta, ma di recente ha trovato utilizzo anche nella chirurgia ricostruttiva pediatrica malformativa. Le malformazioni che possono avere beneficio da questa tecnica ricostruttiva sono le più varie: labbro leporino, malformazioni cranio facciali  di varia tipologia, esito di traumi delle parti molli.

Prima e dopo lipofilling per deformità, in regione alta del cranio, esito di trauma.

cellule staminali
Cellula staminale

È quindi anche dimostrato da recenti studi che il tessuto grassoso iniettato ha due funzioni: riempimento volumetrico e la possibilità di continuare la fase ricostruttiva con l’attivazione delle cellule staminali presenti nel tessuto grassoso.

Il lipofilling non lascia segni chirurgici visibili.

Il prelievo si realizza con sottili cannule, diametro medio 2-3 mm, attraverso micro-incisioni. Le sedi di prelievo sono l’addome, i fianchi e in età pediatrica anche i glutei. Il posizionamento avviene con altre cannule del diametro di 1 o 2 mm attraverso altre micro-incisioni. Il tessuto grassoso viene poi purificato con la centrifugazione. In pratica il grasso si mette in provette, si centrifugano e rimane grasso puro, con eliminazione di componenti non utili come il liquido ematico e il tessuto oleoso. Nell’età pediatrica è indicata l’anestesia generale, e il ricovero, in genere di un giorno.

Nell’età adulta gli interventi possono essere anche in anestesia locale con la sedazione, e in certi casi in regime di Day Hospital.

Ampie aree del volto possono essere ricostruite o migliorate con il grasso autologo e il lipofilling.

Alternative al lipofilling

Nelle persone adulte una alternativa può essere in parte l’uso dei fillers a base di acido ialuronico. L’acido ialuronico comunque non è utilizzabile in pazienti in fase di crescita e almeno fino all’inizio dell’età adulta.

È da tenere presente che per ricostruzioni di una certa entità in età adulta ci vorrebbero un notevole numero di fiale di acido ialuronico. Inoltre, l’acido ialuronico è un filler riassorbibile nell’arco di tempo di 10-12 mesi, e ciò rende necessario un nuovo intervento.

Nell’età adulta l’acido ialuronico ha maggiori indicazioni per correzioni minime dei difetti del volto. Però il lipofilling da maggiori possibilità di mantenimento del risultato.

La tecnica del lipofilling richiede sempre elevata competenza e professionalità in quanto, come tutte le tecniche chirurgiche, non è priva di problemi e complicanze, che sono in genere limitate, ma il chirurgo deve conoscere molto bene la tecnica e le possibili problematiche che ci possono essere come in ogni atto chirurgico, con l’obbligo del consenso informato da spiegare esaurientemente al Paziente.

lipofilling: asimmetria facciale
Asimmetria facciale: ricostruzione della parte ossea seguita da lipofilling.
Lipofilling di cicatrice profonda della guancia
Lipofilling di cicatrice profonda della guancia.

Vedi anche: Il lipofilling e il ripristino dei volumi del volto