Nel bruxismo si digrignano i denti in maniera involontaria e incontrollata, in genere di notte. Non c’è una causa specifica per questo movimento dei muscoli della mascella e della mandibola. In molti casi il bruxismo determina dei problemi ai denti, per questo, quando è frequente, andrebbe corretto con l’uso di appositi apparecchi ortodontici come il il bite notturno, che decontrae la muscolatura del volto.
Cause del bruxismo
È difficile individuare le cause del bruxismo. Studi scientifici hanno indicato numerosi fattori, che spesso possono concorrere a provocare il disturbo, tra i quali ansia e stress, problemi emotivi e psicologici, onicofagia (mangiamento delle unghie) disturbi del sonno, un errato rapporto delle arcate dentarie (la malocclusione), risposta muscolare a malattia neurodegenerativa in rari casi.
Sintomatologia del bruxismo
Il bruxismo si presenta con il digrignamento e serramento delle arcate dentarie. Questo può causare sintomi tra cui: usura dei denti, che possono scheggiarsi, abrasione, aumento della sensibilità, soprattutto per la perdita dello strato di smalto, dolore al volto, alle orecchie, dolore alla muscolatura della testa, e del collo, cefalea.
La diagnosi
Per la diagnosi di bruxismo è necessaria una visita Odontoiatrica o di Chirurgia maxillo-facciale. Sono indicati alcuni esami tra cui una radiografia panoramica, per evidenziare problemi nell’allineamento delle arcate dentarie (malocclusione), una teleradiografia in laterale e in casi complicati anche una TAC e/o una Risonanza Magnetica per studio delle articolazioni temporo-mandibolari.
Trattamento del bruxismo
Il trattamento del bruxismo comprende l’uso di un bite notturno: un apparecchio ortodontico in resina che separa le due arcate, da mettere di notte .Può essere superiore o inferiore. Questo annulla o riduce notevolmente l’attrito tra le due arcate, con un minore stress dei denti che non si consumano e si mettono a riposo. Il bite richiede di essere portato per alcuni mesi con controlli periodici e registrazione, in base alla evoluzione del problema. Può essere anche cambiato o modificato in base ai dati clinici e all’evoluzione. Farmaci miorilassanti della muscolatura masticatoria possono essere anche associati. In caso di bruxismo associato a malocclusione deve essere iniziato un trattamento solo ortodontico e/o ortodontico pre-chirurgico in base al’ esito dello studio cefalometrico.
In pazienti selezionati si può ricorrere alle iniezioni con botulino a livello del muscolo massetere e/ temporale. La tossina botulinica di tipo A inibisce infatti la liberazione dell’acetilcolina nelle terminazioni motorie periferiche con una conseguente diminuzione della contrattura muscolare. Questa terapia deve essere eseguita da medici specialisti con esperienza in questo tipo di terapia.